5/5/20
Second Chance Act: possibile via d'uscita dalla crisi sanitaria COVID19
L'attuale pandemia COVID-19 ha generato numerose situazioni di insolvenza in Spagna e, con essa, imprenditori che hanno perso tutto a causa di circostanze sopravvenute che non potevano essere controllate o previste.Nel 2015, attraverso la riforma della Legge sull'Insolvenza, è stata introdotta la cosiddetta Legge della Seconda Chance, un beneficio che, nella situazione in cui ci troviamo, potrebbe essere di grande aiuto. Ma per capire se la sua applicazione possa essere considerata uno strumento a vantaggio degli imprenditori colpiti da questa crisi, procediamo a spiegare in cosa consiste questa legge: la Second Chance Law è la possibilità di estinguere o cancellare i debiti che il debitore non è riuscito a soddisfare con la liquidazione dei suoi beni. In questo modo, e con l'intento di raggiungere un accordo, la persona sarebbe protetta dai creditori, in quanto i processi esecutivi giudiziari avviati nei suoi confronti vengono sospesi. Da questo momento in poi, la procedura abituale - che svilupperemo in seguito - è quella di organizzare un incontro per raggiungere un accordo al fine di rinegoziare le condizioni che porteranno al pagamento del debito.È importante tenere presente un fatto importante che limita l'uso di questo strumento, e cioè che solo le persone fisiche (imprenditori, lavoratori autonomi o nuclei familiari) che si trovano in una situazione di insolvenza e che logicamente non possono pagare i loro debiti con il loro reddito, essendo il valore dei loro debiti superiore al loro reddito, possono godere di questo beneficio dell'esonero dai debiti.La procedura o meccanismo di seconda opportunità, in sintesi, consisterebbe in due fasi: una prima fase che consiste in un accordo stragiudiziale; e una seconda fase, attraverso la quale compare sulla scena la procedura concorsuale consecutiva.Per quanto riguarda l'accordo di pagamento stragiudiziale, è considerato un passo fondamentale per l'applicazione dei benefici della legge sulla seconda opportunità. Questa fase viene avviata da un notaio che promuove le trattative tra il debitore e i vari creditori, oltre a nominare un mediatore fallimentare, figura indispensabile per l'accordo in quanto ristruttura il debito attraverso le note riduzioni e rinunce al fine di ottenere il pagamento dei crediti.Se la proposta viene accettata dai creditori, l'accordo viene formalizzato in un atto pubblico e il fascicolo aperto dal notaio o dal registro delle imprese viene chiuso. Se la proposta non viene accettata definitivamente e il debitore continua a non essere in grado di pagare i suoi debiti, inizia la seconda fase per ottenere la seconda possibilità: la procedura d'insolvenza consecutiva.Una volta liquidati gli eventuali beni del debitore, o in caso contrario, una volta che il giudice ha emesso la relativa ordinanza che dichiara la procedura d'insolvenza e, di conseguenza, la conclusione per insufficienza dell'attivo, è in questo momento procedurale che il debitore deve richiedere il beneficio dell'esonero dei debiti non pagati.Una volta resa nota la procedura da seguire, è necessario determinare quali sono i requisiti richiesti per ottenere il beneficio dell'esonero del debito: ebbene, il requisito fondamentale per beneficiare di tale strumento è che il debitore sia considerato un debitore in buona fede, ossia che abbia agito in buona fede con il rispetto dei seguenti requisiti:
- La procedura di insolvenza non è stata dichiarata colpevole.
- Il debitore non ha precedenti penali.
- È stato tentato un accordo extragiudiziale.
- Che il debitore ha pagato i crediti nei confronti dell'eredità e i crediti privilegiati per insolvenza.
Una volta verificata la sussistenza dei requisiti per beneficiare della legge sulla seconda opportunità, il giudice competente esonera i debiti se sono soddisfatte tutte le condizioni stabilite dalla legge, e infine viene approvato un piano di pagamento per i debiti contratti al fine di saldarli entro un periodo massimo di 5 anni. In breve, l'applicazione di questo strumento stabilito dalla legge fallimentare alla situazione di crisi da parte di Covid-19 è chiaramente possibile, anche se, naturalmente, e come ogni altra cosa, dovremo vedere come si svilupperanno gli eventi e se i tribunali saranno pronti ad affrontare questa sfida.

Pilar Mata (Avvocato T&L)