4/10/19
Insolvenza di THOMAS COOK
Le recenti notizie di stampa sul fallimento di THOMAS COOK GROUP hanno generato un senso di confusione tra gli operatori turistici, in quanto, oltre alla pubblicazione di informazioni alquanto contraddittorie sulla stampa specializzata e generalista, vi è il fatto che l'evento è ancora molto recente e in continua evoluzione. Lunedì 23 settembre il settore si è svegliato con la notizia del fallimento di THOMAS COOK GROUP, PLC, il più grande tour operator del Regno Unito e il secondo al mondo, che, secondo informazioni verificate, ha lasciato a piedi circa 600.000 viaggiatori in tutto il mondo, di cui 150.000 britannici. Il Gruppo possedeva 105 aeromobili, possedeva 200 resort che operavano con il suo marchio e vendeva pacchetti turistici ai clienti di tutto il mondo. Ad oggi, sono state colpite 51 destinazioni turistiche in 16 Paesi in cui il tour operator operava. Ad oggi, sul sito web di THOMAS COOK GROUP https://www.thomascookgroup.com/ si legge che la società, con l'accordo del management, è stata messa in liquidazione coatta con effetto immediato il 23 settembre. Tuttavia, il fallimento di THOMAS COOK GROUP non implica il fallimento automatico di tutte le società partecipate dal Gruppo. Ad esempio, anche se Thomas Cook possiede il 100% di Norwegian Ving, le azioni di Norwegian Ving saranno probabilmente trasferite a creditori in grado di garantire la sopravvivenza del gruppo scandinavo. Lo stesso gruppo, Thomas Cook Northern Europe (Vinggruppen), comprende diversi hotel con i marchi Sunwing Family Resorts, Ocean Beach Club e Sunprime Hotels che, sebbene inizialmente ritenuti falliti, sono stati recentemente dichiarati falliti. Lo stesso sta accadendo con alcune società che, pur appartenendo al Gruppo, la loro attività principale non è legata al turismo. A tutto questo bombardamento di informazioni, che a volte possono essere contraddittorie, se ne aggiungono altre che fanno riferimento alla copertura ATOL, gestita dalla Civil Aviation Authority (CAA) del Regno Unito. La copertura ATOL (Air Travel Organisers Licensing) è un sistema di protezione finanziaria del Regno Unito che assicura a tutti i viaggiatori che acquistano pacchetti turistici e/o voli una garanzia contro gli imprevisti del viaggio aereo.Tuttavia, la copertura ATOL, che viene attivata al momento della dichiarazione di fallimento, copre e garantisce solo il rimpatrio e il soggiorno di quei viaggiatori che al momento del fallimento si trovavano a destinazione e lo fa per il periodo massimo di tempo in cui la compagnia fallita ha progettato i suoi pacchetti turistici, in questo caso 14 giorni e, pertanto, la copertura ATOL coprirà rimpatri e soggiorni solo fino al 6 ottobre di quest'anno.Pertanto, da Tourism & Law Abogados, siamo molto attenti alle informazioni che vengono pubblicate attraverso gli organi ufficiali e collaboriamo con le varie associazioni di settore affinché gli imprenditori del turismo siano avvisati e sappiano in ogni momento la reale portata della situazione e, quindi, per ridurre al minimo le conseguenze dell'impatto della stessa.

José Luis Valencia (Avvocato T&L)